mercoledì 15 luglio 2015

Sentenza per Oskar Groening, il contabile di Auschwitz

L'ex ufficiale delle SS Oskar Gröning è stato dichiarato colpevole per complicità in omicidio nell'uccisione di 300.000 persone. Il giudice Franz Kompisch ha addirittura voluto premiarlo aggiungendo 6 mesi in più alla pena chiesta dal pubblico ministero, dopotutto, non è tutti i giorni che si vedono cifre del genere.
Un breve riassunto di ciò che fece ai tempi di Auschwitz può aiutare a capire meglio questa sentenza.
L'allora ventunenne Groening (senza umlaut mi sembra migliore) era addetto a raccogliere i bagagli ed i preziosi dei 450.000 Ebrei ungheresi deportati nel campo di concentramento tra Maggio e Luglio del 1944 . Inoltre, ha ammesso di aver preso parte a delle gassificazioni, scavandosi la buca da solo grazie alla frase: 

"Questa è l'unica volta in cui ho partecipato ad una gassificazione. Scusate, non intendevo partecipato, volevo dire osservato

Come se effettivamente cambiasse qualcosa. 
Il contabile, d'altro canto, svolgeva anche lavoro di contabilità (eh sì, sembra strano eh?). Per questo era stato anche accusato di aver aiutato economicamente il regime Nazista, mettendone in ordine i conti bancari.
Le investigazioni su Groening erano cominciate nel lontano 1977 e, sino ad oggi, si era rifiutato di scusarsi pubblicamente o di ammettere di aver fatto qualcosa di sbagliato (dopotutto stava solo osservando le gassificazioni, ripetiamo). Di seguito vi riportiamo l'ultima dichiarazione di Groening al commento finale del pubblico ministero Cornelius Nestler sia in lingua inglese che in italiano:

Nestler: "Auschwitz was a place where you could not simply take part."
Groening: "I agree with that. I sincerely regret that i did not recognize that earlier. I am truly sorry."

-------------------------------------
Nestler: "Auschwitz era un posto del quale non puoi semplicemente farne parte"
Groening: "Sono d'accordo. Rimpiango sinceramente di non averlo riconosciuto prima. Sono veramente dispiaciuto."






0 commenti:

Posta un commento