martedì 1 settembre 2015

L'ISIS conierà le proprie monete!

Gheee! Brilla, brilla! Eheheh!
L'ISIS torna a far parlare di sé in un nuovo video (lungo ben 55 minuti), pubblicato avanti ieri, che ha già fatto il giro del mondo. Il lungo videomessaggio, fortunatamente, non mostra decapitazioni, roghi di prigionieri o altre atrocità a cui gli uomini in nero ci hanno abituati, ma manda un messaggio che, per gli analisti, potrebbe essere indice di una svolta nella loro strategia (o un tentativo di risollevare il morale delle truppe dopo le recenti sconfitte): l'autoproclamato califfato inizierà a coniare una propria moneta! - qui trovate una piccola analisi del video con alcuni estratti-

Come sempre, il video (di cui è stato anche prodotto un trailer!) è stato girato con una qualità di immagini e una regia impeccabili, tanto che verrà utilizzato negli anni a venire nelle accademie di cinema per mostrare come produrre uno spot pubblicitario lungo quasi un'ora.

Il califfo esulta per la realizzazione del progetto!
Oltre ai soliti messaggi di propaganda, in cui vengono proclamate le future vittorie contro gli infedeli, lo speaker spiega, parlando un inglese pregno di termini tecnico-economici, l'obiettivo della nuova campagna: la creazione e la diffusione di una nuova valuta da utilizzare in tutto il califfato. -Chissà come la prenderanno i combattenti stranieri che vanno lì a combattere per essere pagati con bei dollarucci!- Il tutto, però, senza spiegare dove le monete vengano coniate -mica scemi- e senza dare delucidazioni su come si inizierà a farle circolare nei territori conquistati. Si fa solo riferimento all'intenzione di voler far conoscere la possibilità, ai sudditi del Califfo, di utilizzare questa moneta alternativa, in modo da raccogliere le loro opinioni e decidere di conseguenza. -Cazzo! Grillo è entrato nel Califfato!-

Tutto questo verrebbe fatto per andare ad eliminare la presenza del Dollaro statunitense, e con esso la schiavitù che deriva da quel "inutile pezzo di carta", come viene chiamato nel video. -Pare che lo speaker frustasse un prigioniero, mentre parlava di liberare il mondo dalla schiavitù-


la "monetina" del califfato
Il video mostra il conio di diverse monete, la più preziosa delle quali è il Dinar (dinaro d'oro), una moneta che peserà 4,5 gr e avrà una purezza di 21 carati. Varrà, solo per il peso dei materiali usati, circa 150 Euro e, sostengono i terroristi, non potrà perdere di valore, poiché non si tratta di un pezzo di carta. -  O forse perché non riusciranno mai a farla quotare sui mercati internazionali come le altre monete, chissà chissà!- Personalmente la trovo anche bella a vedersi, ma non mi rassicura per niente il fatto che sopra ci sia raffigurato il mondo intero e che porti la scritta in arabo: "Lo Stato Islamico, un califfato basato sulla dottrina del profeta"!

Ovviamente sono stati creati anche tagli più piccoli -anche perché pagare il caffè con una moneta da 150 Euro avrebbe creato non pochi problemi per il resto-, per la precisione, due tagli in argento ( Dirham) e due più piccoli di rame (Fulus) -che il Califfato userà come vengono utilizzati da noi i centesimi di Euro: spammare monetine prive di valore che nessuno vuole avere tra le palle!-

Il progetto, annunciato la prima volta nel Novembre 2014, è stato portato a compimento in un periodo relativamente breve, ma ancora non sappiamo se nei territori conquistati verrà utilizzato veramente questo nuovo conio o se la popolazione preferirà continuare a utilizzare il soldino dello Zio Sam, sicuramente più accettato a livello internazionale.

Gli esperti sostengono fortemente l'importanza della notizia: gli appassionati di numismatica avranno ora altri 5 pezzi da aggiungere alla loro collezione! Una notizia così importante non si sentiva da quando Kim Jong Un aveva ipotizzato di sostituire la moneta nord-coreana con le monete di cioccolata della Lidl!

Aspettando gli sviluppi della vicenda, io vado a raccogliere tutte le monetine di rame che mi hanno rifilato in tutti questi anni e vado a farmi un giro in Iraq. Magari ci cascano e le prendono per buone!








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