Papa Francesco è il Papa umile per eccellenza, amato da
tutti, sin dalla sua prima apparizione, un po’ alla maniera di Obama, ma senza
la motivazione dell’essere nero. Perché Papa Francesco è umile e ha deciso di
donare la sua melanina ai più poveri di abbronzatura.
E questo amore che la gente ha per la sua umiltà fa sì che
si crei la notizia su qualsiasi cosa “nel normale” lui faccia.
Come quello che è capito ieri, quando si è presentato in un
negozio di ottica al centro di Roma per cambiare i suoi occhiali.
Ecco: la notizia, in fondo, finisce qui!
Si possono giusto aggiungere alcune piccolezze che
dimostrano la sua umiltà:
- ha chiesto che venissero cambiate solo le lenti e non la
montatura, per risparmiare;
- è arrivato solo con il suo autista, senza guardie del
corpo, a bordo di un’utilitaria;
- gli servono gli occhiali perché è così umile che ha
preferito spogliarsi anche degli occhiali.
Insomma, non c’è molta notizia, eppure questa storia ha
fatto il giro di molti quotidiani, in tutto il mondo. Perché? Semplice: perché
è il Papa!
E qui arriviamo al vero punto del mio articolo. Se io stesso
affermo che non c’è notizia, perché ne scrivo?
Non perché mi interessi di Bergoglio che prende gli
occhiali, ma perché mi incuriosisce la reazione di molte persone,
disinteressate come me alla faccenda. Perché queste non fanno come me: non
dicono: “sti cazzi” e passano alla notizia seguente? No! Molti devono fare una
dannata (aggettivo assolutamente azzeccato, visto il protagonista) apologia del
“chi se ne fotte”!
Il solito benaltrismo è il commento più scontato che si può
trovare: “c’è altro a cui pensare, non gli occhiali del Papa”. Hai ragione: c’è
la crisi! Se non si fosse parlato del Papa, sono sicuro che si sarebbe risolta!
I giornalisti dovrebbero occuparsi di altro? Quanti
giornalisti ci sono a spasso, che non fanno una mazza? Scrivere un articolo
come questo non blocca il mondo dell’editoria e non basta neanche a
monopolizzare l’informazione. Dai, si è parlato di più del trailer di Star Wars,
nei mesi passati! Fingete che Francesco sia Obi-wan e andate avanti!
Certo, era più facile immaginare Ratzinger come Palpatine –
ve ne do atto -, ma questa è un’altra storia.
Poi, oggi, ho sentito, per caso, un discorso. Era una cosa
del tipo: “mio nonno, a 90 anni, andava da solo a comprare gli occhiali e
nessuno lo ha trattato da eroe”.
Beh, che novità! E questo? Questo cosa c’entra? Pensateci un
attimo: perché, se affrettate il passo per riuscire a prendere l’autobus, non
vi si incula nessuno, ma, se corre Usain Bolt, c’è la notizia? E perché, se
state scopando con il/la vostro/a ragazzo/a, non c’è nessuno ad applaudire, ma,
intorno a Rocco Siffredi o Lisa Ann o Sasha Grey, mettono le telecamere?
E, ora, dovrete scusare il gioco di parole che sto per
propinarvi: se uno normale fa qualcosa di normale, è normale. Se uno speciale
(e per “speciale” intendo anche solo ricco o famoso) fa qualcosa di speciale, è
normale. Se il nonno di prima, che andava a comprare gli occhiali da solo, avesse
fatto un party a base di coca e groupie e bruciato una stanza di albergo
avrebbe fatto più notizia che se lo avessero fatto gli Who, negli anni ’70! E,
di conseguenza, se uno speciale, come il Papa, fa qualcosa di normale, ecco che
quel qualcosa diventa speciale.
E, se davvero non vi interessa del Papa… Beh, che lo scrivo
a fare! Manco ci siete arrivati fin qui! Io non ci sarei arrivato!
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