giovedì 10 settembre 2015

Casamonica a Porta a porta: Bruno Vespa risponde alle critiche



Bufera su Bruno Vespa, accusato di aver mitizzato, nel corso di Porta a porta, un criminale.
Ma, ora, Berlusconi non c’entra, quindi passiamo alla faccenda dei Casamonica!

Nella puntata di martedì di Porta a porta sono stati invitati la figlia e il nipote di Vittorio Casamonica, capo del clan omonimo, protagonista di quel funerale, svoltosi a Roma lo scorso 20 agosto, di cui si è parlato molto negli ultimi venti giorni.
Un funerale tamarrissimo, con tanto di rose lanciate da un elicottero, banda musicale, etc! E la figlia non se ne pente, anzi dice che lo avrebbe rifatto. Perché ai Casamonica piace fare le cose in grande. Dev’essere per questo che, martedì sera, Vespa non ha messo manco un plastico: loro l’avevano chiesto in scala 1:1, con vista su Piazza di Spagna!

Vera Casamonica, durante la trasmissione, ha cercato anche di difendere alcune scelte discutibili fatte per il funerale del padre. La musica del Padrino c’era solo perché a lui piaceva quel film; la scritta “Hai conquistato Roma” voleva dire: “Hai conquistato i cuori di Roma”; non era vestito da papa: gli piaceva solo, abitualmente, vestirsi di bianco con un crocifisso enorme, tant’è che, durante la foto, lui aveva dei pantaloni blu!
A carnevale, insomma, mi faccio i baffetti, mi metto una mascherina e un cappello a falda larga neri e, poi, guai a dirmi che sono Zorro! Non lo vedete che ho indosso i jeans?

Molte critiche sono state rivolte a Vespa. Una tra tutte (tanto sono tutte, più o meno, simili): «Se fosse stata una trasmissione su una tv privata non avrei avuto niente da dire», ha dichiarato l’assessore di Roma alla legalità, Alfonso Sabella, «ma è andata sul servizio pubblico».
Vabbè, personalmente, questa storia del servizio pubblico mi sembra che venga tirata fuori solo quando qualcuno se ne ricorda. Teniamo conto che la Rai è pur sempre quella che ha dato l’Isola dei famosi e relega gente come Corrado Augias in fasce orarie penose!

Non che Bruno Vespa se la sia cavata meglio, rispondendo alle critiche: «Noi, che siamo molto attenti, abbiamo invitato due persone incensurate e molto vicine al defunto».
Vabbè, dai, ‘sta storia dell’essere incensurato non è che regga tanto. Anche Stalin credo lo fosse, eh!

La difesa che azzardo a favore della trasmissione è che questa si basa sugli ascolti e i Casamonica hanno dimostrato di farne (più di quando è invitato Renzi, per dire). Il problema, però, è che sono state invitate delle persone che bramano la spettacolarizzazione, che amano essere sotto i riflettori. Già oggi potranno vantarsi di essere così importanti da essere stati ospiti di uno dei più importanti programmi di Raiuno (per la prossima stagione, sognano già Ballando con le stelle). E tutto questo a loro piace perché i Casamonica sono fatti così, l’ho detto prima: a loro piace fare le cose in grande. E piace loro così tanto che, figuratevi, hanno chiesto che i sondaggi di Mannheimer arrivassero al 130%

0 commenti:

Posta un commento