giovedì 23 luglio 2015

Libia: breve sintesi della situazione della guerra civile e rapimento dei quattro italiani



Premessa: vi piace Risiko? Se vi piace, andrete a nozze con tutto il casino che sta succedendo in Libia, altrimenti, se lo odiate come me, fidatevi dei nomi che vi farò sulle varie fazioni presenti nella nazione!
In breve, in Libia si sta combattendo una guerra civile tra due fazioni, entrambe elettesi governi dello stato:
- Fajr Libya, a Tripoli, vicino a Fratelli Mussulmani, portatori, quindi, di un’idea di politica vicina ai precetti islamici;
- il governo di Tobruk, unico riconosciuto dalle autorità internazionali, vicino al generale Khalifa Haftar (noi di BreakinGnus, in seguito a lunghe indagini, abbiamo scartato la possibilità che il militare sia imparentato con la pornostar Mia Khalifa) che si dice in lotta contro l’estremismo islamico.
Un’altra parte della Libia, però, è in mano ad Ansar al-Sharia, altro gruppo sempre di integralisti islamici.
A questo, si aggiunga l’ISIS che, se non rompe il cazzo, non è contento e che sta contro entrambi.
Confusi? Tranquilli, è normale!
Ora, scusate, ma devo passare a raccontare del rapimento dei quattro italiani. Nel frattempo, starò attento al lancio dei tre dadi con cui si deciderà quanti carrarmatini dovranno avanzare.

LIBIA - Come ormai è stato largamente raccontato da tutte le testate del Paese, si sono perse le tracce di quattro italiani, tecnici della società di costruzioni Bonatti, Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla.
Ipotizzando un sequestro, la Farnesina si è immediatamente mossa per scoprire l’identità dei sequestratori, eppure, ancora nessuna traccia, anche a causa della mancata rivendicazione dell’atto.

La prima ipotesi avanzata è che si tratti di un rapimento ad opera degli scafisti, come ritorsione per la lotta italiana contro il traffico di esseri umani.

Un’altra pista seguita dai servizi segreti è che sia opera del generale Khalifa Haftar.

Il generale, tuttavia, respinge le accuse e punta il dito contro Fajr Libya che lo avrebbe fatto per ottenere il rilascio di sette libici, arrestati in Italia per traffico di essere umani.

Fajr Libya, a sua volta, dice, tramite il suo portavoce di non aver niente a che spartire con questo rapimento e di non sapere chi siano i responsabili, nonostante sappiano che i quattro tecnici della Bonatti si trovano nel sud-ovest dello stato, quindi… Ehm… Dovrebbero essere nei territori dell’esercito libico di Khalifa Haftar, nonostante siano stati rapiti nei pressi di Zuwara che dovrebbe essere nelle mani di Fajr Libya e…  Dio, non ci sto più capendo un cazzo!

In parole povere, però, nessuno dice di essere colpevole e tutti danno la colpa ad altri.
Insomma, in tutta questa confusione, rimangono solo due cose da fare alla Farnesina:
- mettersi in contatto con gli ambasciatori delle razze extraterrestri per scongiurare l’ipotesi di un rapimento alieno:
- cercare tra i cuscini del divano.

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