SUDAFRICA – Una
scena che ricorda il film Lo squalo,
ma senza la musichetta “Ta-ta-ta ta-ta ta-ta” in sottofondo o il logo di Retequattro in basso
a destra.
A Jeffreys Bay
si sta svolgendo una tappa della World Surf League.
Gianni (nome di
fantasia dello squalo) sta facendo una nuotata con un suo amico, quando nota, davanti
a lui, il surfista Mick Fanning, impegnato in una gara sulla sua tavola.
«Era lì,
sdraiato su quella cosa per fare surf. Mi aveva illuso, facendomi credere che
fosse un bel tavolo con una pietanza servita», ha rivelato Gianni lo squalo ai
microfoni di BreakinGnus. «Microfoni? Che ve ne fate di microfoni se siete un
blog?»
Ma il povero Gianni
non poteva aspettarsi quello che sarebbe capitato. L’animale afferra il leash,
il laccio che collega la tavola alla caviglia, di Mick Fanning e lo trascina sott’acqua.
Ed è allora che
si consuma la tragedia.
«Ha cominciato a
urlarmi contro», continua Gianni ai nostri microfoni. «Ancora con questi
microfoni? Ma non vi si rovinano qui sott’acqua? Comunque, il surfista ha
cominciato a urlarmi contro, a scalciare e alla fine…». Gianni comincia a singhiozzare.
«Alla fine, mi ha colpito con un calcio e ha continuato e ancora e ancora! Io
volevo solo farmi una pappatina e, invece, sono stato vittima di un’aggressione».
Dopo il
misfatto, Mick Fanning è anche stato tratto in salvo dal gommone degli uomini
che stavano svolgendo le riprese TV.
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