martedì 14 luglio 2015

USA: Trans nell'Esercito, una mossa strategica

Mentre l'Isis costruisce bambini bomba (anche se pare che la notizia fosse una bufala anti-isis), il grande Zio Sam ha deciso di rilanciare, dando la possibilità anche ai trans di poter indossare l'uniforme e andare a combattere i nemici della democrazia.
Subito sul web si è potuto leggere di grandi gesti d'approvazione per l'iniziativa, andata ad aggiungersi al decreto del 2011 che permetteva anche alle persone omosessuali di farsi ammazzare in guerra.
Gay, lesbiche e trans di tutti gli Stati Uniti, felicitazioni! Oppure no?
Leggendo con attenzione e con un po' di malizia, si viene facilmente a conoscenza che soltanto le persone già facenti parte delle forza armate e successivamente diventate trans, possono indossare la divisa, o meglio, continuare ad indossarla!
Vista da questa prospettiva, il passo avanti del Pentagono non è altro che una mossa di propaganda, finalizzata soltanto ad appianare le divergenze con gli esponenti LGBT e, allo stesso tempo, non perdere tutte le risorse economiche ed umane investite per tutti quei soldati che decidono di cambiare il proprio orientamento o identità sessuale (circa 15mila).
Il ministro della Difesa Ash Carter ha dichiarato: "
vogliamo arrivare a un punto in cui nessuno presta servizio in silenzio e dove trattiamo tutti i nostri soldati, marinai, avieri e marine con la dignità e il rispetto che meritano".
Sempre nello stesso mese, in un ricevimento alla Casa Bianca, in occasione del LGBT Pride, il Presidente Obama ha invitato un aviatore trangender e la sua fidanzata, anch'essa transgender e membro delle forze armate (tutto ciò crea in me un po' di confusione...).
Il portavoce ha ribadito il sostegno della Presidenza e del Pentagono: "gli americani che sono qualificati per servire nelle Forze Armate devono essere messi in condizioni di farlo e meritano di essere trattati con dignità e rispetto".
Il mio pensiero è che, in un periodo di guerra con popolazioni che non temono la morte, ma solamente la perdizione occidentale, chi meglio di gay, lesbiche e trangender possono combatterli?
Parliamoci chiaro, situazioni del genere mettono in confusione persino un "fatequelcazzochevolete"ista come me, figuriamoci un ragazzo arabo che ha vissuto senza internet e tv, promesso sposo dall'età di 6 anni e che l'unica vagina che ha visto è stata quella della pecora che ha aiutato a partorire!
Le nuove armi al servizio dell'America saranno, quindi, un amore un po' confuso e la seduzione. Ricordatevi: le pistole non offrono sorprese, ma le mutande sì!


"Hey tu, bel moretto col turbante! Non spararmi, ti prego, sono soltanto una povera donna sola e disarmata, ti sarò riconoscente..."
"Mmh, zitta! Tuo pomo d'adamo è grande quanto Allah! Ti sparo!"
"Allora sarà meglio che tu mi uccida al primo colpo bel maschiaccio, altrimenti sarò io farti un bel buco!"

JP


0 commenti:

Posta un commento