venerdì 25 settembre 2015

Dalai Lama: una donna come successore, solo se è bella

«Le bocce devono essere così grandi!»
Stavo per scrivere un articolo sul Papa a Washington, ma, poi, mi sono detto: "Hey, scriviamo qualcosa di più figo!" e ho puntato al Dalai Lama. Perché è noto che uno pseudo-intellettuale deve criticare qualunque leader religioso, tranne lui: lui  parla lo stesso di cose religiose, ma se ne può parlare perché è più di nicchia, meno commerciale, quindi fa figo.

In una recente intervista alla BBC, il Dalai Lama ha dichiarato che sarebbe più che possibile che la sua futura reincarnazione sia una donna, essendo il genere femminile più portato alla compassione...
Ma deve essere bella! Dalai Lama donna, sì, ma figa! Altrimenti non serve ad alcunché! Parole sue
E via così con il sessismo.

Immagino il Buddha o chi per lui sia addetto alla scelta della reincarnazione (sono poco ferrato in cose buddhiste) che fa i provini per il prossimo Dalai Lama, facendo sedere le aspiranti reincarnazioni sul divano di Casting Couch.

Non so se, dopo questa intervista, gli pseudo-intellettuali continueranno a citare e lodare la massima carica buddhista. Non riesco a immaginare questa uscita come stato su Facebook da mostrare come ostentazione di cultura.

Comunque, ad onor di cronaca, per onestà intellettuale e perché poco me ne frega di fare il finto scandalizzato, ammetto che, onestamente, non riesco a capire se sia serio o se stia scherzando. Vi lascio all'intervista (che rubo, senza ritegno, a La Repubblica, in quanto è il video migliore che ho trovato in rete), così che voi possiate farvi un'idea.

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