Attraverso tutto ciò che condividiamo, scriviamo di noi, mipiacciamo o no, Facebook "impara" come siamo fatti, o perlomeno pensa di poterlo imparare.
Le categorie nelle quali veniamo "valutati" sembrano essere: sesso, quoziente intellettivo, orientamento politico, preferenze sessuali, soddisfazione della vita. Inoltre tenta di definire anche la personalità attraverso alcune caratteristiche: l'essere aperti, coscienziosi, estroversi, gradevoli o nevrotici.
A che serve tutto ciò? A far in modo, ovviamente, che
Alcuni ricercatori dell'Università di Cambridge (ci sono sempre loro in mezzo a queste ricerche
Ma, dobbiamo davvero preoccuparci? Come bisogna affrontare una cosa del genere nella vita quotidiana?
Un unico consiglio: non è cambiato nulla riguardo al passato, ci sono sempre state persone interessate a quello che pensiamo o che facciamo o che ci piace, per ragioni economiche o no. Comportatevi come se la vecchietta zitella e pettegola del piano di sopra o vostra madre tropo apprensiva siano in possesso di strumentazioni governative per lo spionaggio!
E non credete a tutto ciò che vi viene raccontato, ma ponetevi una solo domanda...
Coincienze?
JP
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